L’italiano Jonathan Milan della squadra Victorious del Bahrain ha festeggiato selvaggiamente dopo aver vinto la seconda tappa del Giro d’Italia in uno sprint di domenica prima che un incidente ad alta velocità in mezzo alla pista uccidesse sia gli spettatori che i concorrenti.
L’australiano Kaden Groves ha guidato il ritmo iniziale dello sprint, ma il gigante italiano Milan era subito dietro e ha vinto la gara per la lunghezza della sua moto quando David Dekker è arrivato secondo.
“È incredibile, è il mio primo Giro d’Italia e la mia seconda tappa, quindi è incredibile, non avrei mai pensato che sarebbe stato così”, ha detto Milan, 22 anni.
Remco Evenepoel, che ha guidato durante la notte, ha concluso la gara in sicurezza con la sua maglia rosa di leader assoluto, casco rosa e occhiali da sole per mantenere il comando.
“Sono assolutamente felice di essere di nuovo sul podio e di ottenere la maglia rosa, non posso dirti cosa significhi per me”.
Il pilota di Ineos Tao Geoghegan Hart è stato la principale vittima dell’incidente. Ha iniziato la giornata al quarto posto, perdendo 19 secondi nel corso della giornata.
Due dei suoi compagni di squadra Ineos, Thymen Arensman e Pavel Sivakov, hanno perso entrambi 34 secondi, ma Geraint Thomas è sfuggito a qualsiasi sconfitta ed è finito in testa.
Gli altri primi 10 piloti che potrebbero perdere tempo a causa di incidenti sono Lennard Kamna, Jay Vine, Jack Haig e Thibaut Pinot.
Anche Hugh Carthy e Rigoberto Uran di EF hanno perso di 19 secondi.
Un altro britannico, lo specialista dello sprint Mark Cavendish, era tra i piloti che prendevano parte alla gara.
“Mark sta bene. Gli ho parlato e non c’è niente che tu possa fare in quella situazione”, ha twittato la moglie di Cavendish, Peta.
Il convoglio lascia Teramo a passo dolce, attraverso i lussureggianti vigneti collinari abruzzesi, verso la costa adriatica ea sud, doppiando il mare fino a San Salvo.
Accelerando a pieno regime a pochi chilometri dal traguardo, si è verificata la brutta caduta e Cavendish e il velocista Mads Pedersen sono rimasti coinvolti in un intreccio volante, pur evitando gravi ferite.
Lunedì si è conclusa in montagna la terza tappa dopo aver lasciato Vasto e l’Abruzzo per raggiungere il piccolo comune di Melfi ai piedi del vulcano spento Monte Condor.